Fly Me To The Moon è una delle canzoni più conosciute del repertorio swing: composta nel 1954 da Bart Howard e intitolata originariamente come “In Other Words”, è stata resa celebre soprattutto dalle numerose interpretazioni di Frank Sinatra e in particolare dall’incisione del 1964 con l’orchestra di Count Basie.
Il tempo originale scritto da Bart Howard è in 3/4 ma Frank Sinatra ne fa una versione in 4/4 che funziona altrettanto bene e da li in poi raramente viene utilizzato il tempo di valzer previsto dall’autore.
Questa lezione è dedicata ai pianisti principianti che vogliono avvicinarsi al mondo del Jazz. Scopriremo come interpretare la melodia in stile swing e alcune possibilità nella disposizione degli accordi nella mano sinistra.
Imparare la melodia dall’ascolto di diverse versioni
Prima di iniziare a suonare dobbiamo acquisire familiarità con la melodia del brano attraverso l’ascolto. Cerca diverse versioni di diversi interpreti della canzone e scegli quelle che preferisci.
Per imparare a suonare in questo linguaggio non dobbiamo basare la nostra attenzione sugli spartiti ma sui dischi. Per dirlo con le parole di Max Roach, uno dei più grandi batteristi della storia del Jazz: “i dischi sono i nostri libri di testo“.
Ecco un elenco di versioni consigliate con gli album che le contengono:
- Frank Sinatra & Count Basie da “It Might as Well Be Spring” (1964)
- Hampton Hawes da “Here and Now” (1965)
- Oscar Peterson Trio da “Live In Cologne” (1963)
- Ella Fitzgerald da “Ella in Japan” (1964)
Attraverso l’ascolto di diverse versioni scoprirai che ogni interprete crea delle variazioni ritmiche e melodiche della melodia, più o meno evidenti.
La pronuncia swing e la rielaborazione della melodia con abbellimenti e variazioni, sono elementi che possono essere appresi solo con un processo di ascolto e imitazione.
Segui le indicazioni proposte nella video lezione che trovi qui nell’articolo e prova a sperimentare diverse variazioni ritmiche e melodiche della melodia.
Analisi armonica e della forma di “Fly Me To The Moon”
Adesso passiamo all’analisi della forma e dell’armonia del brano.
“Fly Me To The Moon” è in tonalità di Do maggiore e si struttura in 32 battute, suddivise in 4 sezioni nella classica forma A B A C.
Per comprendere la struttura armonica, è utile fare un’analisi delle funzioni che svolgono gli accordi in base al centro tonale.
Se non conosci ancora le regole dell’armonia funzionale e come si fa un’analisi armonica, ti consiglio di seguire il mio corso “Armonia Moderna Vol.2” disponibile su Pianoforte Web Academy.
Nell’esempio sottostante puoi osservare l’analisi armonica delle prime 16 battute di “Fly Me To The Moon”.
Per prima cosa ti consiglio di analizzare gli accordi che fanno parte della scala armonizzata della tonalità d’impianto ed assegnare a questi i gradi.
In alcuni casi gli accordi possono avere diverse soluzioni nell’analisi: ad esempio l’accordo di Si semidiminuito (B min7 b5) a battuta 6, può essere considerato come il VII grado della tonalità di Do o come sotto dominante secondaria del VI (La minore). In questo caso, trovandosi in sequenza con l’accordo di E7b9, dominante secondaria di A min7, ho preferito classificarlo come parte del II V che risolve sul VI.
A battuta 8, l’accordo di A7 è indicato come V/II ossia come dominante secondaria del secondo grado sul quale risolve nella battuta successiva.
La stessa cosa succede a battuta 12 ma qui viene anticipato dal suo secondo grado: Mi minore settima (E min 7). Anche questo accordo non viene quindi trattato come III grado della tonalità ma come parte del II V del secondo.
Infine l’accordo di Fa settima (F7) a battuta 11, è indicato come subV ossia come sostituzione di tritono.
Suonare gli accordi con la mano sinistra
A questo punto iniziamo a introdurre il ruolo della mano sinistra che suonerà gli accordi del brano.
Nelle prassi esecutive jazzistiche, raramente vengono suonati gli accordi a parti strette così come sono scritti, ma vengono utilizzati più comunemente dei voicing.
Se ancora non riesci a visualizzare velocemente accordi e voicing, è utile uno studio preparatorio in cui andremo a suonare con la mano sinistra gli accordi a parti strette in posizione fondamentale.
Nel secondo passaggio, suoniamo gli accordi a parti strette rispettando il collegamento armonico con la regola del voice leading.
Suonare i voicing con la mano sinistra
Infine andiamo ad applicare due tipologie di voicing per la mano sinistra mentre la mano destra suona la melodia.
Il primo viene definito shell voicing e consiste nel suonare fondamentale e settima o fondamentale e terza di ogni accordo.
La scelta di una o l’altra disposizione dipende dal registro in cui ci troviamo e dal collegamento armonico nella sequenza di accordi.
Per passare da un voicing all’altro infatti rispettiamo il voice leading.
Nell’ultimo esempio utilizziamo un voicing a 2 voci senza fondamentale che viene definito comunemente “voicing con note guida” o “guide tones”.
Le note guida sono la terza e la settima di ogni accordo. Nelle 3 forme di accordo principali (settima maggiore, settima e minore settima) la quinta dell’accordo è sempre la stessa.
Ad esempio su Cmaj7, C7 e Cmin7, la quinta corrisponde sempre alla nota Sol. Le due note che caratterizzano la sonorità dell’accordo sono la terza e la settima e per questo vengono definite le note guida.
Applichiamo le note guida come voicing per la mano sinistra, sulla sequenza di accordi di Fly Me To The Moon.
Conclusioni
in questa lezione abbiamo imparato un primo approccio allo studio del repertorio Jazz che puoi applicare a tantissimi altri brani del repertorio degli standard.
Per assimilare questa musica è fondamentale concentrarsi sull’ascolto e sviluppare un linguaggio armonico. Spero che questa lezione posso esserti stata utile per introdurti a questo meraviglioso mondo musicale.
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