Paul McCartney è noto principalmente come cantante, bassista e chitarrista di una delle band che hanno fatto la storia della musica Pop/Rock: The Beatles.
La sua capacità di poli strumentista si estende anche agli strumenti a tastiera ed è lui che incide la maggior parte delle tracce di pianoforte su brani diventati iconici che hanno definito un vero e proprio stile.
In questa lezione andremo ad indagare lo stile pianistico di Paul McCartney attraverso l’analisi di quattro brani:
- Hey Jude
- Oh! Darling
- Penny Lane
- Ob-La-Di, Ob-La-Da
Ognuno di questi brani presenta delle caratteristiche specifiche e noi ci concentreremo prevalentemente sui pattern di accompagnamento del pianoforte.
“Hey Jude” e lo Stile Pop Ballad
Il primo esempio è tratto da “Hey Jude”, un brano con il quale McCartney definisce il suo modo semplice ed efficace di accompagnare le canzoni in stile pop/ballad.
L’accompagnamento consiste nel suonare gli accordi con la mano destra sul battere di ogni movimento con un ritmo a quarti. La mano sinistra suona la nota al basso (la nota fondamentale dell’accordo quando non è indicato diversamente), prima sul battere del primo movimento e poi in levare sul resto della battuta.
In questo modo si crea un pattern in ottavi in cui si alterna l’accordo sul battere al basso in levare.
Questo tipo di accompagnamento lo ritroviamo in modo simile su “Let It Be” dove però il basso viene suonato all’ottava nella mano sinistra, mantenendo la nota più grave premuta per tutta la durata della battuta mentre la nota più acuta viene alternata sui movimenti in levare.
In modo analogo ritroviamo questo tipo di accompagnamento anche in “Imagine” di John Lennon ma in questo caso il ritmo in ottavi viene creato solo dalla mano destra suddividendo l’accordo in due parti con quello che definisco “accordo spezzato”.
Segui il video tutorial completo di “Hey Jude”
“Oh! Darling” e lo stile Doo-Wop
Passando a un contesto completamente diverso, “Oh! Darling” è caratterizzato da un tempo in 12/8 e da uno stile che richiama il doo-wop degli anni ’50.
La tonalità è La maggiore e qui analizziamo il primo frammento di 4 battute con una sequenza di accordi che include La maggiore, Mi maggiore, Fa# minore settima e Re maggiore.
Questa sequenza di accordi viene suonata in una continua serie di ottavi, raggruppati in gruppi di 3/8, con un leggero accento marcato sul primo ottavo di ciascun gruppo.
La mano sinistra sviluppa una linea di basso articolata e varia che inizia dalla fondamentale dell’accordo per muoversi verso la quinta con passaggi cromatici e note di abbellimento.
Per eseguire questo brano in modo fluido e con il giusto groove, è importante mantenere il polso rilassato e utilizzare una sorta di rimbalzo sui tasti. Questo approccio tecnico consente di accentuare i primi ottavi di ogni gruppo con naturalezza, mantenendo l’energia e il ritmo vivaci richiesti dal brano.
“Penny Lane” una marcia con influenze Rock
La continua ricerca musicale che il quartetto di Liverpool ha svolto nel decennio di attività dal 1960 al 1970, ha prodotto una varietà stilistica e una serie di idee originali non solo nelle composizioni ma anche negli arrangiamenti.
Uno dei tanti risultati originali che ha pochi confronti con quello che è successo prima è “Penny Lane”.
Il brano mescola elementi melodici di una marcetta popolare, l’energia del rock e sonorità barocche evocate dal solo della tromba.
L’accompagnamento del pianoforte è molto semplice ma richiede alcuni accorgimenti per essere interpretato in modo efficace.
Il ritmo della mano destra è a quarti come per “Hey Jude” ma in questo caso dobbiamo suonare gli accordi in modo staccato e marcato evitando l’uso del pedale.
La mano sinistra alterna linee di basso in quarti che raddoppiano il ruolo del basso, a note lunghe che suonano la fondamentale dell’accordo.
Segui il video tutorial completo di “Penny Lane”
“Ob-La-Di, Ob-La-Da” una canzone pop con influenze Reggae
Il testo di “Ob-La-Di, Ob-La-Da” è un inno alla spensieratezza con situazioni quotidiane descritte in modo umoristico e giocoso.
La musica riflette pienamente lo spirito del testo e trasmette le stesse sensazioni grazie agli accordi maggiori e a un ritmo incalzante che presenta elementi dello stile reggae.
Il ritmo di accompagnamento del pianoforte è caratterizzato infatti dagli accordi della mano destra suonati sul levare di ogni movimento in modo analogo allo stile reggae di origine jamaicana che in quegli anni si stava diffondendo in Inghilterra.
La mano sinistra raddoppia la linea del basso con un arpeggio delle triadi dell’accordo in posizione fondamentale.
Il ritmo suonato a mani unite rende in modo efficace e indipendente l’accompagnamento di questa canzone.
Conclusioni
L’esplorazione dei diversi stili di accompagnamento pianistico di Paul McCartney ci permette di assimilare gli elementi caratteristici di una delle band più importanti della storia della musica Pop e Rock.
Attraverso questa analisi possiamo riconoscere l’uso di questi elementi in altri brani e arrangiamenti che hanno subito l’influenza dei Beatles.
Se questa lezione ti è stata utile e desideri approfondire ulteriormente le tecniche di accompagnamento al pianoforte, ti invito ad iscriverti alla scuola online Pianoforte Web Academy dove potrai accedere ad un ampio catalogo di corsi per lo sviluppo delle capacità musicali.
Risposte