
Quando si pensa alla musica Rock i primi strumenti che ci vengono in mente sono probabilmente la chitarra elettrica e la batteria ma anche il pianoforte svolge un ruolo centrale in questa musica sin dai suoi albori.
La musica Rock ha infatti le sue origini nel Rock n’ Roll e artisti come Little Richards e in particolare Jerry Lee Lewis hanno dato un ruolo centrale al pianoforte nei loro arrangiamenti.
In questa lezione impariamo quattro diverse modalità di accompagnamento delle canzoni in stile rock dalla più semplice alla più elaborata.
Vedremo come esercitarsi su questi ritmi e come svolgere gli esercizi sulle basi di accompagnamento.
Lo stile proposto in questi esempi non si rifà al Rock n’Roll ma ad uno stile di “Rock Classico” che potremmo individuare in band come I Rolling Stones o artisti come Elton John.
Gli accordi e la progressione armonica
Prima di iniziare con gli esempi, vediamo quali sono gli accordi che utilizzeremo e come sono disposti sul pianoforte.
La progressione armonica è formata da tre accordi:
Do maggiore in secondo rivolto con le note sol, do, mi
Si bemolle maggiore in secondo rivolto, con le note fa, si bemolle e re
- Fa maggiore in posizione fondamentale con le note fa, la, do.
Questa sequenza è distribuita su quattro battute, quindi avremo i primi due accordi do e si bemolle che hanno la durata di una battuta ciascuno, mentre l’accordo di fa maggiore dura per due battute.
Gli accordi sono disposti nella mano destra mentre la mano sinistra suona la nota fondamentale di ogni accordo ripetuta all’ottava.
Esercizio N° 1 – Ottavi Rock
Nel primo esempio suoniamo una sequenza continua di ottavi con la mano destra per ogni accordo, mentre la mano sinistra mantiene la nota fondamentale per tutta la durata dell’accordo.

Per ottenere una sonorità aderente allo stile dobbiamo cercare di suonare questi ottavi in modo leggermente staccato.
Dal punto di vista tecnico, il movimento consiste nel rimbalzare in modo morbido sugli accordi.
Ti consiglio di iniziare a un tempo lento e di aumentare progressivamente la velocità.
Nello svolgere questo tipo di ritmo, presta attenzione all’impostazione e mantieni l’avambraccio e il polso rilassato evitando di creare delle tensioni muscolari.
Esercizio N° 2 – Accento in levare
Nel secondo esempio manteniamo questo ritmo in ottavi nella mano destra, ma stavolta dobbiamo porre un accento sul primo e sul quarto ottavo.
In questo modo creiamo un effetto di anticipo dell’ottavo del secondo gruppo di quattro.

Gli accenti all’interno della battuta sono suddivisi solitamente in modo simmetrico. In questo modo invece creiamo una sorte di anticipazione, creando un gruppo di tre e poi un gruppo di cinque.
Per evidenziare maggiormente questa disposizione degli accenti, con la mano sinistra suoniamo solamente gli ottavi che
vanno a marcare il primo e il quarto ottavo della battuta.
Esercizio N° 3 – Anticipo dell’accordo
Nell’esempio numero tre manteniamo questa idea di accento su primo e quarto movimento, e ne aggiungiamo un altro sull’ultimo movimento della battuta.
In questo ultimo accento anticipiamo l’accordo successivo ottenendo una dislocazione ritmica degli accordi.

Nell’ultimo ottavo della battuta andremo quindi a suonare l’accordo successivo che viene legato al primo ottavo della battuta successiva.
Nella mano sinistra suoniamo il basso in modo alternato, quindi con una suddivisione in ottavi alternando la nota più grave a quella più acuta.
Esercizio N° 4 – Triadi Alternate
Nel quarto ed ultimo esempio, applichiamo il concetto che definisco triadi alternate.
A questo riguardo puoi trovare un approfondimento con lezioni ed esercizi, nel corso “Accompagnare al Pianoforte Vol.1”.
Nell’esempio di questa lezione alterniamo la triade di partenza con la triade di che si trova una quarta sopra.
Quindi la triade di do maggiore potrà essere alternata alla triade di fa, la triade di si bemolle potrà essere alternata alla triade di mi bemolle e la triade di fa alla triade di si bemolle.
Nell’alternanza tra queste triadi, rispetteremo la regola del voice leading, ossia la regola che nel passaggio da un accordo all’altro mantiene le note in comune.

Iniziamo con l’accordo di do maggiore in secondo rivolto con le note sol, do, mi.
Nel passaggio all’accordo di fa ci spostiamo una quarta sopra e manteniamo la nota do in comune mentre le altre due note si muovono verso la e fa.
La stessa cosa cosa avviene sugli altri accordi: da si bemolle passiamo a mi bemolle e da fa maggiore passiamo a si bemolle.
Attraverso questa alternanza delle triadi, possiamo creare varie idee ritmiche e melodiche.
Conclusioni
Gli esempi che abbiamo visto sono solo alcune idee di base che puoi utilizzare nell’accompagnamento delle canzoni in stile rock.
Ti consiglio di sviluppare delle variazioni ritmiche a questi esercizi e anche di trasportarli in altre tonalità.
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