Quando si inizia lo studio degli accordi sul pianoforte, il primo argomento riguarda le triadi maggiori e minori a parti strette (o parti chiuse).
Accade spesso però che questa disposizione rimanga l’unica soluzione con la quale riusciamo a distribuire le note di una triade sul pianoforte.
Le triadi a parti aperte (o parti late) ci danno la possibilità di espandere il nostro vocabolario armonico e di avere a disposizione delle sonorità molto efficaci.
In questa lezione scopriamo come costruire le triadi a parti aperte e come applicarle nell’armonizzazione di una melodia.
Triadi a parti aperte VS. Triadi a parti chiuse
Prima di parlare di triadi a parti aperte, dobbiamo conoscere e saper visualizzare le triadi maggiori e minori a parti chiuse.
Se non conosci ancora la teoria di costruzione delle triadi ti invito a seguire questa lezione: Triadi al Pianoforte
Ecco un breve riassunto: le triadi sono accordi a 3 voci costruiti per intervallo di terza (maggiore o minore). Per la teoria degli intervalli rimando a questa lezione: Intervalli
Un intervallo di terza maggiore più un intervallo di terza minore generano una triade maggiore.
Al contrario, una terza minore sovrapposta ad una terza maggiore danno origine ad una triade minore.
La nota di partenza viene definita nota fondamentale ed è quella che dà il nome all’accordo.
Gli accordi possono però essere disposti a partire anche da ognuna delle altre due note da cui è composto e in questo caso si parla di rivolti.
La caratteristica degli accordi a parti strette è data dal fatto che lo spazio da una nota e l’altra non permette di inserire altre note dell’accordo. Le note si trovano sempre nella posizione più ravvicinata tra loro.
Per passare da una triade a parti chiuse ad una a parti aperte, dobbiamo portare la nota centrale della disposizione nell’ottava superiore.
L’accordo di Do maggiore in posizione fondamentale verrà quindi trasformato da Do, Mi, Sol a Do, Sol, Mi.
Come puoi osservare in questa nuova posizione aperta possiamo aggiungere altre note dell’accordo al suo interno: tra Do e Sol possiamo aggiungere la nota Mi e tra Sol e Mi possiamo aggiungere la nota Do.
Lo stesso concetto dei rivolti che abbiamo visto per le triadi a parti chiuse lo possiamo applicare anche alle triadi a parti aperte.
Disposizioni delle Triadi a Parti Aperte
Le triade a parti aperte hanno un intervallo decima tra la nota più grave e quella più acuta. Questo intervallo è raggiungibile in tutte le tonalità con una sola mano solo per chi ha le mani particolarmente grandi. Nella maggior parte dei casi non è possibile coprire questa distanza con una sola mano.
Le soluzioni cha abbiamo per suonare le triadi aperte sono due:
- suonare la triade in forma di arpeggio
- distribuire le note dell’accordo tra le due mani
Nel secondo caso possiamo scegliere tra due possibilità :
- 2 note nella mano sinistra e 1 nella mano destra
- 2 note nella mano destra e 1 nella mano sinistra
In questa lezione tratteremo le triadi a parte aperte distribuite tra le due mani con 2 note a destra e 1 a sinistra.
Le Triadi Maggiori della Scala Armonizzata
Per gli esempi di questa lezione utilizzeremo le 3 triadi maggiori che si ricavano dall’armonizzazione della scala maggiore.
Se non conosci ancora la scala armonizzata ti invito a seguire questa lezione: Scala Armonizzata
Le triadi maggiori della scala maggiore armonizzata sono quelle costruite su I, IV e V grado.
In tonalità di Do maggiore otteniamo: Do, Fa e Sol.
Facciamo pratica di questi tre accordi in tutte le disposizioni come nell’esempio.
Scala Armonizzata con le Triadi I, IV e V
Osserviamo le note che compongono le triadi di C, F e G.
C = Do, Mi, Sol
F = Fa, La, Do
G = Sol, Si, Re
Queste 9 note, disposte in ordine dalla più grave alla più acuta, compongono la scala maggiore con il raddoppio di Do e Sol.
L’accordo di Do maggiore condivide la nota Do con l’accordo di Fa e la nota Sol con l’accordo di Sol.
Questo implica che noi possiamo armonizzare la scala maggiore utilizzando solo questi tre accordi.
Nell’esempio sottostante puoi osservare la scala armonizzata con le triadi a parte aperte di C, F e G.
Le note Do e Sol sono state armonizzate in entrambe le possibilità .
Armonizzare una melodia con le triadi a parti aperte
Nell’ultima parte di questa lezione applichiamo il concetto di armonizzazione ad una melodia.
Ho composto una semplice melodia di 8 battute che comprende esclusivamente le note della scala maggiore di Do.
Ogni nota viene armonizzata con una delle 3 triadi maggiori di C, F e G. Quando la nota della melodia è Do o Sol ho scelto uno dei due possibili accordi disponibili facendomi guidare dal mio orecchio musicale, ma puoi provare a sperimentare le diverse soluzioni.
Conclusioni
La sonorità delle triadi aperte è essenziale e al tempo stesso efficace. L’uso dei rivolti nell’armonizzazione della melodia, ci porta ad utilizzare gli accordi non solo con la fondamentale al basso ma anche con le altre note, terza e quinta.
Le possibilità di utilizzo delle triadi aperte non si esauriscono qui ma possono essere applicate ad esempio anche come arpeggio nella mano sinistra.
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