Benvenuti in questa nuova lezione! Oggi esploreremo una delle ballad più celebri del repertorio degli standard jazz: “Misty” di Erroll Garner. Utilizzeremo questo brano per imparare una tecnica di armonizzazione in piano solo, che potrai applicare a repertorio degli standard Jazz ma anche a tanti altri brani di stili diversi.
Questa tecnica consiste nel sonare due note nella mano sinistra e due note nella mano destra: da questa struttura base a quattro voci, che io definisco 2 + 2, possiamo poi aggiungere altre voci all’armonizzazione in modo da espandere le possibilità di inserimento di altre note dell’accordo utilizzando in particolare le note di estensione.
Misty: il successo di Errol Garner
Misty è uno standard jazz composto dal pianista Erroll Garner nel 1954. La prima registrazione risale allo stesso anno ed è contenuta nell’album Contrasts inciso da Garner in formazione piano trio con contrabbasso e batteria. L’aneddoto dietro a questo brano vuole che Garner l’abbia composto durante un volo da San Francisco mentre osservava l’arcobaleno dal finestrino, ma dobbiamo credere al fatto che inizialmente questa idea si sia sviluppata in modo orale perchè Garner non sapeva leggere la musica. La formazione di Garner inizia a soli 3 anni in modo autodidatta sviluppando in modo estremamente avanzato il suo orecchio musicale.
Misty nella cultura popolare
Il brano nasce infatti come composizione strumentale alla quale in seguito è stato aggiunto il testo scritto da Johhny Burke. Le versioni più celebri sono infatti quelle cantate che riscossero un’enorme successo popolare. Prima fra tutte la versione del cantante Johnny Mathis che nel 1959 portò la canzone ai vertici della classifica di Billboard con il suo album Heavenly.
Il successo di questa canzone è evidenziato anche da un film di Clint Eastwood del 1971 che si intitola “Play Misty for Me” (letteralmente “suona Misty per me”, ma il titolo nella versione italiana è Brivido nella Notte). La trama del film ruota infatti intorno a un Disk Jockey radiofonico che riceve continuamente la richiesta di mettere in onda Misty.
Le versioni che ritengo più significative e che ti consiglio di ascoltare sono le seguenti:
- Sarah Vaughan (arrangiamento di Quincy Jones) da Vaughan and Violins (1958)
- Count Basie da Dance Along With Basie (1959)
- Ahmad Jamal da Heat Wave (1966)
- Richard “Groove” Holmes da Misty (1966)
- Wes montgomery da Live at Half Note (1965)
Prima di tutto però ascoltiamo questa versione dal vivo di Misty che mostra Errol Garner in tutto il suo splendore.
Misty: Forma e TonalitÃ
La tonalità originale è Mi bemolle maggiore e la maggior parte delle versioni strumentali che potrai ascoltare sono suonate in questa tonalità .
La forma è quella classica delle canzoni del repertorio degli standard Jazz ossia a 32 battute distribuite in 4 sezioni da 8 battute ciascuna, nella sequenza A A B A.
Per prima cosa ti consiglio di ripassare la scala maggiore armonizzata per quadriadi di Mi bemolle:
Come imparare la melodia di Misty
Per impostare l’armonizzazione di un brano abbiamo bisogno prima di tutto di acquisire familiarità con la melodia. Prova a suonare la melodia a orecchio attraverso l’ascolto delle versioni che ti ho suggerito e solo in un secondo momento utilizza lo spartito come riferimento. In questo modo acquisirai una serie di dettagli della melodia che non sono presenti sullo spartito e inoltre farai un’ottimo esercizio di ear training.
Come abbiamo visto lo stesso Erroll Garner ha passato la sua intera vita suonando solo a orecchio senza leggere la musica. Questo non significa che la lettura musicale non sia utile (anzi in alcuni casi è indispensabile) ma non deve comportare di lasciare in secondo piano lo sviluppo dell’orecchio musicale.
Misty: armonizzazione a 4 voci
Dopo aver suonato la melodia con la mano destra in modo accurato aggiungiamo il secondo elemento: la linea di basso.
Con la mano sinistra suona le note fondamentali di ogni accordo in corrispondenza del cambio di accordo, mentre la mano destra continua a suonare la melodia.
Nel prossimo step aggiungiamo le due note fondamentali dell’accordo: la terza e la settima.
Queste due note vengono distribuite tra le due mani in base alla disposizione di basso e melodia. In questo modo suoneremo la melodia con l’aggiunta di 3 note dell’accordo: fondamentale, terza e settima.
Negli accordi di settima maggiore, settima e minore settima, la quinta dell’accordo resta sempre la stessa e di conseguenza non caratterizza la qualità dell’accordo. Ciò non toglie che a seconda del passaggio specifico non possa essere utilizzata come nota aggiunta in modo strategico.
Ecco un frammento dell’armonizzazione a 4 voci (lo spartito completo è disponibile su Pianoforte Web Academy):
Segui il video presente all’inizio di questo articolo per scoprire più nei dettagli le soluzioni che ho adottato nell’armonizzazione del brano.
Conclusioni
La tecnica di armonizzazione 2 + 2 che ho proposto in questa lezione ci offre la possibilità di seguire un o schema logico nell’armonizzazione di una melodia che potrai applicare a tantissimi altri brani.
Lo studio dell’armonizzazione potrà essere poi approfondito andando ad aggiungere altre note a questo schema di base.
Se desideri approfondire questi argomenti, ti invito a iscriverti a Pianoforte Web Academy, dove troverai corsi di piano jazz, improvvisazione musicale, armonia e molto altro.
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