Armonizzare una melodia significa inserire una melodia in un contesto armonico e quindi creare un sostegno attraverso la scelta di accordi, a seconda delle necessità e della sonorità che si intende ottenere. Ma come si fa?
In questa lezione impariamo ad armonizzare una melodia al pianoforte attraverso dieci esempi, analizzando dal più semplice al più complesso.
Come melodia di riferimento ho scelto “Greensleeves”, una melodia di tradizione popolare. Potrai comunque applicare gli stessi concetti a qualsiasi brano o melodia che vorrai armonizzare.
Per costruire le nostre armonizzazioni/arrangiamenti in piano solo, prenderemo ad esempio il formato di scrittura definito “Lead sheet“, ossia la melodia scritta solitamente in chiave di violino con sopra le sigle degli accordi.
Con questi due elementi, melodia e sigle degli accordi, andremo a costruire una serie di arrangiamenti in piano solo.
N.B. Ti consiglio per prima cosa di acquisire una buona familiarità con la melodia, quindi inizia esercitandoti solo con la mano destra.
Analisi della tonalità
Il brano è in tonalità di La minore e la melodia è sostenuta dalla sequenza di questi quattro accordi: La minore, Sol, Fa, Mi.
1: Nota Fondamentale
Il primo esempio è un buon esercizio per iniziare a prendere indipendenza e coordinazione tra le due mani.
In questo caso l’accompagnamento della mano sinistra prevede la nota fondamentale di ognuno dei 4 accordi.
2: Nota Fondamentale e 5.ª
Adesso aggiungiamo la 5ª dell’accordo alla nota fondamentale.
Questo intervallo di 5ª giusta potrà essere suonato sia in forma di bicordo oppure anche in forma di arpeggio, alternando quindi la fondamentale alla 5ª.
3: Triade a parti strette
Completiamo l’accordo con l’aggiunta della terza.
Quindi per ognuno degli accordi suoneremo con la mano sinistra le tre note che lo compongono:
Accordo di La minore: La, Do e Mi
Accordo di Sol maggiore: Sol, Si e Re
Accordo di Fa maggiore: Fa, La e Do
Accordo di Mi maggiore: Mi, Sol diesis e Si.
La diteggiatura che utilizzo per suonare queste triadi è sempre la stessa: 5, 3 e 1.
4: Arpeggio della triade
Nel quarto esempio si va ad arpeggiare la triade, quindi a suonare l’accordo a singole note in forma ascendente.
Il tempo del brano è in 3/4, quindi ogni movimento corrisponderà ad una nota dell’accordo.
Già in questa fase avrai bisogno di prendere confidenza con la coordinazione tra le due mani, perché il ritmo nella mano sinistra si intensifica. Ti consiglio quindi di prestare attenzione a quello che è l’incastro verticale tra le note della mano destra e quelle della mano sinistra.
5: Accordo spezzato
Il quinto esempio prevede ancora la triade a parti strette nella mano sinistra, ma con un tipo di ritmica diversa.
Dividiamo l’accordo in due parti: la nota fondamentale e le due note più acute. Dopodiché suonerò sul battere del primo movimento la nota fondamentale e sul secondo e terzo movimento le due altre note che compongono l’accordo.
Questo ritmo nella mano sinistra può essere eseguito sia mantenendo premuta la nota fondamentale solo durante la sua esecuzione sia mantenendola abbassata per tutta la durata della battuta.
6: Accompagnamento “Piano Stride”
Il sesto esempio riprende l’idea ritmica dell’esercizio precedente, ma con un tipo di accompagnamento nella mano sinistra che viene definito “Piano Stride“. Questo stile di accompagnamento deriva dal Ragtime e consiste nel suonare la nota fondamentale in un registro più grave dello strumento alternata con un salto alla triade dell’accordo o comunque a una posizione che include le note dell’accordo.
Si tratta anche di un buon esercizio anche per prendere confidenza con la tastiera, utile per acquisire una maggiore mobilità nella mano sinistra.
7: Arpeggio triade a parti aperte
Nel settimo esempio suoniamo l’arpeggio delle triadi a parti aperte.
Quindi con la mano sinistra ci spostiamo nell’ottava sotto rispetto agli esempi precedenti, suonando fondamentale, 5.ª e terza.
Quindi suonerò uno, cinque, tre.
8: Melodia armonizzata per intervallo di 6ª
Nell’ottavo esempio manteniamo l’arpeggio della triade a parti aperte nella mano sinistra ed inseriamo un elemento nella mano destra; ogni nota viene armonizzata per intervallo di 6.ª.
Prima di svolgere questa armonizzazione, ti consiglio di prendere prima familiarità con la scala armonizzata con intervallo di 6.ª studiandola separatamente. Quando avrai acquisito maggiore sicurezza su questo intervallo allora potrai unirla all’arpeggio della triade a parte aperta nella mano sinistra.
9: Melodia armonizzata per intervallo di 8ª
Anche nel nono esempio suoniamo la melodia armonizzata per intervallo, in questo caso di 8.ª, mentre nella mano sinistra viene mantenuto l’arpeggio della triade a parti aperte ma con l’aggiunta della 9.ª.
10: Armonizzazione finale
Nell’ultimo esempio è necessario fare prima un’analisi della melodia facendo attenzione alle note che fanno parte dell’accordo ed alle note che sono estranee all’accordo.
Quindi, per tutte quelle note della melodia che hanno una corrispondenza diretta con l’accordo (ad esempio La e Do che fanno parte dell’accordo di La minore), nella parte di accompagnamento suonerò solamente la fondamentale e armonizzo la nota della melodia con le altre note dell’accordo rimanenti.
Le note che non fanno parte dell’accordo invece (come la nota re che è una nota di passaggio), le suonerò da sole.
In questa lezione abbiamo imparato dieci modi, dal più semplice al più complesso, per armonizzare una melodia al pianoforte e costruire un arrangiamento in piano solo.
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