Il funk è un genere musicale che ha segnato un’epoca, caratterizzato da un groove intenso, ritmiche sincopate e un’energia inarrestabile. Nato negli anni ’60 negli Stati Uniti, il funk ha le sue radici nella musica afroamericana, fondendo elementi del soul, del jazz e del rhythm and blues. Questo stile ha portato una rivoluzione musicale, ponendo l’accento su ritmi complessi e linee di basso pulsanti, diventando una delle influenze più durature nella musica popolare.
Il funk ha visto la luce grazie a pionieri come James Brown, che con brani come “Papa’s Got a Brand New Bag” e “I Got You (I Feel Good)” ha stabilito i canoni ritmici del genere. Altri artisti iconici come Sly and the Family Stone, Parliament-Funkadelic di George Clinton, e The Meters hanno contribuito a plasmare il sound e l’estetica del funk.
In questa guida esploreremo cinque pattern ritmici in stile funk, ideali per accompagnare al pianoforte.
Questi cinque pattern ritmici che vedremo in questa lezione sono solo alcuni degli esempi tratti dal video corso Accompagnare al Pianoforte vol.2, disponibile su Pianoforte Web Academy.
Scarica il PDF e la base audio della lezione 👇
Lo spartito in PDF è riservato agli studenti iscritti a Pianoforte Web Academy
La Progressione Armonica di Base
Per questa lezione, utilizzeremo una progressione armonica classica: il 2-5-1-6 in tonalità di Do maggiore. L’accordo sul 6° grado della scala maggiore armonizzata di Do corrisponde a La minore settima, ma ho scelto di sostituire questo accordo con La settima alterato che ha funzione di dominante secondaria che risolve sul 2° grado della tonalità .
In questo modo si crea la cadenza A7 -> Dmin7 che rende ciclica questa sequenza di accordi.
- Re minore settima (Dm7)
- Sol settima (G7)
- Do settima maggiore (Cmaj7)
- La settima alterato (A7alt)
Voicing a Quattro Voci Senza Fondamentale
Prima di addentrarci nei pattern ritmici, è importante familiarizzare con i voicing degli accordi. Utilizzeremo voicing a quattro voci senza la nota fondamentale nella mano destra, che suoneremo invece con la mano sinistra. Questo approccio permette di includere estensioni degli accordi, come la nona o la tredicesima, rendendo l’armonia più ricca e interessante.
Voicing su Re Minore Settima (Dm7)
Il primo accordo che utilizziamo è Re minore settima (Dm7). Il voicing prevede l’uso della mano sinistra per suonare la fondamentale (Re), mentre la mano destra si occupa delle estensioni:
- Terza (Fa)
- Quinta (La)
- Settima (Do)
- Nona (Mi)
Questo voicing può essere visualizzato anche come un accordo di Fa maggiore settima (Fmaj7) su un basso di Re.
Voicing su Sol Settima (G7)
Il passaggio al quinto grado, Sol settima (G7), è realizzato con un voicing che si muove in modo minimale rispetto a Dm7. In particolare, la nota Do della mano destra scende a Si, creando il seguente voicing:
- Settima (Fa)
- Nona (La)
- Terza (Si)
- Tredicesima (Mi)
Voicing su Do Settima Maggiore (Cmaj7)
Il primo grado della progressione è rappresentato dall’accordo di Do settima maggiore (Cmaj7), che viene suonato in una forma particolare, spesso denominata come “C6/9”. Questo voicing prevede:
- Terza (Mi)
- Quinta (Sol)
- Sesta (La)
- Nona (Re)
Voicing su La Settima Alterato (A7alt)
Infine, l’accordo di La settima (A7), che funge da dominante secondaria del secondo grado, viene suonato con un voicing alterato, che introduce ulteriori tensioni:
- Settima (Sol)
- Terza (Do#)
- Nona diesis (Si#)
- Tredicesima bemolle (Fa)
In questo voicing, la nona è aumentata (Si#) e la tredicesima è diminuita (Fa), creando un accordo che esprime una forte tensione, risolvibile sul successivo Dm7.
Pattern Ritmico 1
Il primo ritmo si basa su una struttura semplice e regolare, con un accento forte sul battere del primo movimento e sul levare dell’ultimo sedicesimo. Questo crea un groove incalzante, caratteristico del funk, che mantiene la pulsazione viva senza complicazioni ritmiche eccessive. La mano sinistra suona la nota fondamentale su ogni battere, mentre la mano destra esegue gli accordi nel pattern indicato.
Pattern Ritmico 2
Il secondo pattern introduce una leggera variazione rispetto al primo. La prima parte rimane invariata, mentre nella seconda parte si aggiungono delle variazioni ritmiche che rendono il groove più dinamico e interessante.
Pattern Ritmico 3
Questo ritmo introduce una complessità aggiuntiva, suddividendo la battuta in quattro parti distinte. Il primo accordo viene suonato sul levare dell’ottavo del primo movimento, seguito da una pausa e una ripresa sul secondo movimento. La figura chiave è la ripetizione del pattern di tre sedicesimi seguiti da un sedicesimo, che caratterizza il terzo movimento.
Pattern Ritmico 4
Il quarto ritmo si distingue per l’introduzione di una nuova figura ritmica composta da un sedicesimo, un ottavo e un sedicesimo. Questo pattern è seguito da una pausa, per poi riprendere sul terzo movimento con un accento forte. L’interazione tra pausa e suono crea un effetto sincopato, tipico del funk, che spezza la regolarità ritmica e aggiunge un elemento di sorpresa.
Pattern Ritmico 5
L’ultimo ritmo è il più complesso e richiede una certa destrezza, soprattutto nel passaggio rapido da un accordo all’altro. Il pattern include due sedicesimi sul levare dell’ultimo movimento, seguiti da un cambio immediato dell’accordo sul battere successivo.
Conclusione
Questi 5 pattern ritmici offrono una panoramica di base per l’accompagnamento al pianoforte in stile Funk.
Le combinazioni di ritmi con una suddivisione in sedicesimi offrono tantissime possibilità di variazioni e richiedono una precisione ritmica indispensabile per sviluppare il groove.
Se desideri approfondire ulteriormente, ti invito a seguire il corso “Accompagnare al Pianoforte Vol. 2” su Pianoforte Web Academy, dove troverai ulteriori esercizi e ritmi per sviluppare la tua tecnica e imparare a suonare in stile Funk!
Risposte