10 esempi per accompagnare una canzone al pianoforte
In questa lezione analizziamo dieci tecniche di accompagnamento al pianoforte per la mano sinistra.
Impareremo ad eseguire la melodia con la mano destra e diverse possibilità di accompagnamento con gli accordi.
L’obiettivo di questa lezione è quello di saper interpretare il formato di scrittura cosiddetto “Lead Sheet“, ossia quel formato di scrittura musicale dove si indica la melodia scritta su pentagramma e al di sopra le sigle degli accordi. Da queste due informazioni, melodia e accordi, si può dare vita a diverse possibilità di arrangiamento in piano solo.
Si tratta di una delle capacità musicali imprescindibili per il pianista moderno ma anche per tutti i musicisti che vogliono utilizzare il pianoforte come strumento complementare.
L’armonizzazione di semplici melodie è infatti un ottimo inizio per comprendere a fondo lo studio dell’armonia.
Tutte le tecniche trattate in questa lezione, insieme a moltissime altre, le potrai approfondire nel mio libro “Piano solo: armonizzare una melodia al pianoforte” e nei corsi pubblicati su Pianoforte Web Academy . All’interno della scuola online potrai ricevere il mio supporto didattico nell’area riservata e partecipare alle mie lezioni in diretta.
Dopo questa breve introduzione passiamo alla tastiera del pianoforte.
Tuttavia, prima di iniziare con lo studio, ti consiglio di studiare bene la melodia che viene eseguita dalla mano destra, cercando di memorizzarla al meglio.
Come brano di esempio sul quale andremo a sviluppare i diversi esercizi di accompagnamento per la mano sinistra ho scelto “Amazing Grace“, una melodia semplice e molto conosciuta.
ANALISI ARMONICA (Amazing Grace)
Il brano è in tonalità di Do maggiore: prima di procedere con la lezione, ti consiglio di visualizzare e approfondire la scala maggiore armonizzata di Do sia sul pentagramma che sulla tastiera, così da poter effettuare l’analisi armonica del brano.
Gli accordi che ho selezionato per armonizzare questa melodia sono quelli costruiti sul I grado di Do Maggiore: Do maggiore (I), Fa maggiore (IV), Sol maggiore (V) e La minore (VI).
1) Nota Fondamentale dell’accordo
Nel primo esempio suoneremo semplicemente la nota fondamentale al basso di ognuno degli accordi con la mano sinistra mentre eseguiamo la melodia con la mano destra.
Si tratta di un esempio semplice che ti consiglio comunque di praticare prima di passare a versioni più articolate. Per acquisire una buona consapevolezza armonica è importante saper riconoscere il rapporto tra la melodia e la nota fondamentale dell’accordo che la sostiene.
Un ottimo esercizio consiste nel suonare la nota fondamentale mentre cantiamo la melodia e successivamente invertire le parti: canta la nota fondamentale mentre suoni la melodia.
2) Intervallo armonico di quinta
Nella seconda versione si aggiunge alla nota fondamentale la quinta dell’accordo. Suoneremo un intervallo armonico di quinta giusta su ognuno degli accordi che compongono questa progressione.
Sull’accordo di Do maggiore avremo le note Do e Sol, sull’accordo di Fa maggiore Fa e Do, sull’accordo di Sol Maggiore, Sol e Re e sull’accordo di La minore La e Mi.
La diteggiatura più pratica per eseguire queste due note è quella 5 – 1.
L’intervallo armonico di quinta arricchisce il ruolo della mano sinistra senza esprimere ancora la qualità degli accordi. La percezione degli accordi nella loro forma maggiore o minore si riesce comunque ad intuire ascoltando la relazione con la melodia.
3) Arpeggio dell’accordo con formula 1 5 1
Con il terzo esempio di accompagnamento aggiungiamo maggiore movimento ritmico nella mano sinistra.
Questa versione prevede infatti l’esecuzione di una parte di arpeggio dell’accordo. L’arpeggio è di tipo ascendente e si compone di fondamentale, quinta e fondamentale all’ottava sopra.
Il tempo del brano è in 3/4, quindi ogni nota avrà valore di un quarto e verrà eseguita su ognuna delle tre pulsazioni.
Se hai difficoltà ad unire subito le due mani ti consiglio anche in questo caso di iniziare suonando a mani separate, esercitandoti solo con la mano sinistra.
Un ottimo studio è anche quello di suonare la mano sinistra mentre con la voce cantiamo la melodia che suoneremo nella mano destra.
4) Triade a parti strette
Nel quarto esempio la mano sinistra esegue l’accordo a parti strette.
Si tratta di una versione preparatoria che aiuta a visualizzare le note degli accordi e sarà utile per sviluppare soluzioni sempre più articolate.
5) Ritmo di Valzer con accordo spezzato
Nella quinta versione riprendiamo le disposizioni dell’esempio precedente applicando a queste una ritmica di accompagnamento.
In questo caso, si va a riprodurre un tipico ritmo di valzer in cui si esegue la nota fondamentale dell’accordo sul battere del primo movimento alternata alle altre due note dell’accordo sul secondo e terzo movimento della battuta.
6) Arpeggio della triade a parti strette
L’accompagnamento numero 6 prevede di nuovo l’utilizzo della triade a parti strette ma stavolta con un arpeggio ascendente.
Ognuno degli accordi, infatti, è composto da fondamentale, terza e quinta dell’accordo.
In questo caso è fondamentale la presenza della terza nota dell’accordo, perché è la nota che ne caratterizza il colore e ci permette di distinguere se un accordo è maggiore o minore).
7) Arpeggio della triade a parti aperte
Nell’esempio numero 7 suoniamo l’arpeggio dell’accordo in forma di triade a parti aperte detta anche triade a parti late.
Questa modalità prevede l’esecuzione di fondamentale, quinta e terza all’ottava sopra (che trovandosi all’ottava sopra può essere indicata anche come decima).
L’arpeggio a parti aperte è particolarmente efficace nella mano sinistra visto che nel registro grave, le note suonate in modo ravvicinato tendono a confondersi.
La diteggiatura che consiglio per questa versione è 5-2-1.
8) Ritmica in stile Stride Piano
Questa versione riprende l’idea del ritmo con l’accordo spezzato, il quale prevede la nota fondamentale sul battere del primo movimento e altre note dell’accordo sui movimenti due e tre.
Stavolta però si aggiunge anche la tecnica dello stride piano, con la quale si applica salti più ampi tra la nota
fondamentale e le altre note che fanno parte dell’accordo.
Alterniamo alla fondamentale dell’accordo le triadi a parti strette in queste disposizioni:
Do maggiore -> secondo rivolto
Fa maggiore -> posizione fondamentale
La minore -> posizione fondamentale
Sol maggiore -> posizione fondamentale
Prova diverse soluzioni di rivolti e sposta la nota fondamentale nell’ottava inferiore per esercitarti con salti più ampi.
9) Arpeggio della triade in diverse formule
In questa versione di accompagnamento per la mano sinistra riprendiamo l’idea delle triadi a parti aperte eseguendo però una formula di arpeggio diversa con fondamentale, quinta, fondamentale e terza.
La suddivisione ritmica che viene adottata è : semiminima, due crome e ancora una semiminima.
Questa che ho proposto è solo una delle tante possibili combinazioni tra note dell’accordo e suddivisione ritmica: come al solito il mio invito è quello di sperimentare e di trovare nuove soluzioni personali.
10) Arpeggio della triade a parti aperte con l’aggiunta della nona
Nell’ultima versione di questa lezione elaboriamo ulteriormente l’arpeggio visto precedentemente, aggiungendo la nona alle note della triade.
Suoneremo in sequenza fondamentale, quinta, ottava, nona e terza.
Per suonare questo tipo di arpeggio dovremo utilizzare il passaggio del pollice: inizia con le dita 5, 2, 1 e poi effettua il passaggio del pollice proseguendo con le dita 3 e 2.
La suddivisione ritmica è quella di suonare quattro crome e concludere con una semiminima.
Spero che questa lezione ti sia stata utile per imparare a sviluppare diverse tecniche di accompagnamento per la mano sinistra.
Per approfondire queste ed altre tecniche ti consiglio il mio corso “Piano Solo: armonizzare una melodia al pianoforte“, all’interno del quale ho sviluppato il mio metodo passo passo per armonizzare una melodia.
Se hai delle domande o dei suggerimenti su questa lezione ti invito a scrivere qui sotto nella sezione commenti.
Grazie per avermi seguito fino a qui e ti do appuntamento prossima lezione! 😉
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