114. Repertorio Jazz: Georgia On My Mind (Ray Charles) – Live del 13/06/2024
“Georgia on My Mind” è una canzone scritta da Hoagy Carmichael e Stuart Gorrell nel 1930. La canzone è diventata famosa grazie alla sua interpretazione da parte di Ray Charles nel 1960, e da quel momento in poi ne sono susseguite molte interpretazioni.
Questo brano fa parte del repertorio dei cosiddetti “standard Jazz” ma indubbiamente ha travalicato i confini dei generi musicali prestandosi all’interpretazione di molti artisti Pop come ad esempio Willie Nelson, Michael Bolton e Mina in una celebre versione live.
Interpretazione della Melodia
Nel jazz, l’interpretazione della melodia differisce notevolmente da quella della musica classica. Mentre nella musica classica si rispettano rigorosamente le note e i valori di durata così come sono scritti, nella prassi esecutiva degli standard jazz dobbiamo elaborare l’interpretazione della melodia soprattutto dal punto di vista ritmico.
Questo avviene in particolare quando si tratta di “canzoni”, ossia di brani che hanno un testo. Le composizioni Jazz originali che nascono come brani strumentali, il più delle volte possono essere suonate anche così come sono scritte perché hanno già in sé le caratteristiche ritmiche aderenti allo stile.
Una prima lettura dello spartito può essere comunque utile per prendere confidenza con la melodia, ma successivamente bisogna imparare a sviluppare un’interpretazione personale con delle variazioni rispetto a com’è scritta.
A questo proposito è fondamentale trarre ispirazione e “rubare” delle idee da diverse versioni del brano. Quando si tratta di canzoni, ossia di brani che hanno un testo, consiglio di iniziare dall’ascolto di versioni cantate per poi passare a versioni strumentali. Ecco un elenco di versioni che puoi reperire anche su Spotify che possono essere un punto di partenza:
- Ray Charles – (“The Genius Hits The Road” 1960)
- Ella Fitzgerald – (“Ella Swing Gently With Nelson” 1962)
- Oscar Peterson – (“Night Train” 1963)
- Dexter Gordon – (“Biting The Apple” 1976)
Struttura del Brano
La struttura di “Georgia on My Mind” segue la forma AABA, tipica delle canzoni jazz degli anni ’30 e ’40. Il brano si compone di 32 battute che vengono suddivise in 4 blocchi da 8 battute ciascuno. Questo formato consiste in:
- A1: Introduzione della melodia principale.
- A2: Ripetizione della melodia con variazioni.
- B (Bridge): Sezione contrastante che porta una nuova atmosfera alla canzone.
- A3: Ritorno alla melodia principale, spesso con una conclusione o una coda.
Studio degli Accordi
Per prima cosa iniziamo con la conoscenza e la pratica delle quadriadi in posizione fondamentale e a parti strette. Iniziamo suonando solo con la mano sinistra per prendere confidenza con le loro posizioni, dopodichè aggiungiamo la melodia nella mano destra.
Nel passaggio successivo suoniamo gli accordi con i rivolti collegandoli tra loro con il voice leading. Questo esercizio può essere effettuato sia con la mano sinistra che con la mano destra e in questo caso puoi aggiungere la nota fondamentale a sinistra.
Esercizi Pratici
Ecco alcuni esercizi pratici per migliorare la vostra esecuzione:
- Cambio degli Accordi a Tempo: Suonate gli accordi a tempo con la mano sinistra, seguendo il ritmo del brano.
- Movimento Armonico: Create movimento armonico articolando gli accordi a quarti o ottavi.
- Voicing: Imparate a utilizzare i voicing per la mano sinistra, che serviranno a sostenere la melodia o l’improvvisazione della mano destra.
Arrangiamento in Piano Solo
Nell’ultima parte della lezione vediamo alcune indicazioni per costruire un arrangiamento in Piano Solo, iniziando con l’unione di melodia a destra e nota fondamentale dell’accordo nella mano sinistra. A queste due note che saranno i due punti estremi in basso e in alto dell’arrangiamento, andiamo ad aggiungere altre note dell’accordo iniziando da terza e settima e progressivamente andando ad aggiungere altre note dell’accordo.
Tuttavia, ricordate che più note non significa necessariamente un accordo migliore. A volte, un arrangiamento essenziale, con poche note che si muovono e rispondono alla melodia, può risultare molto efficace. Gli elementi di base rimangono la melodia, la nota fondamentale, e la terza e settima, che sono le note più importanti dell’accordo.
Non esiste una regola fissa su come disporre gli accordi. Le indicazioni che vi fornisco, come l’uso della fondamentale, melodia, terza e settima, sono una guida. Potete sperimentare con diverse disposizioni, suonando le note che riuscite a vedere e sentire. Più soluzioni provate, più amplierete il vostro bagaglio di possibilità e scelte armoniche.
Creazione di un’Introduzione
Un altro aspetto da considerare è la creazione di un’introduzione. Non è necessario iniziare subito con la melodia. Potete pensare a come suonare il brano in un contesto di piano e voce, dove il cantante potrebbe aver bisogno di un accordo per partire. Questo accordo non deve essere necessariamente il primo accordo del brano, ma potrebbe essere l’ultimo accordo della progressione armonica.
Ad esempio, se la melodia inizia con un Fa maggiore, potete dare al cantante un Do settima, l’accordo di dominante, come punto di partenza. Potete utilizzare le ultime due battute per dare l’incipit al cantante e creare un’atmosfera prima di iniziare con la melodia principale.
Versione Finale e Spunti per l’Improvvisazione
Infine, vi mostrerò una versione finale più articolata del brano, con spunti per l’improvvisazione e per come costruire un arrangiamento per piano solo. Potete iniziare con un’introduzione che non include subito la melodia, magari suonando degli arpeggi o degli accordi che preparano l’entrata della melodia.
Conclusione
Armonizzare “Georgia on My Mind” per piano solo richiede creatività e sperimentazione. Utilizzate gli elementi di base – fondamentale, melodia, terza e settima – come guida, ma non esitate a esplorare diverse disposizioni e soluzioni armoniche. Lasciatevi guidare dal vostro orecchio musicale e dalla sonorità che desiderate ottenere. Con pratica e dedizione, riuscirete a creare un arrangiamento unico e personale che esprimerà al meglio la vostra sensibilità musicale. Buon studio e buona musica a tutti!